Effetti del numero di cotture sulla resistenza delle protesi zirconia ceramica

Considerando quanto sia sentito il problema del chipping della ceramica su zirconia e, soprattutto, vedendo l’elevato numero di richieste giornaliere per questo tipo di protesi, ritengo molto utile e interessante condividere con voi l’abstract di questo articolo sull’affidabilità delle protesi in zirconia-ceramica.

L’articolo originale lo potete leggere qui.

 

Effetti del numero di cotture sulla resistenza delle protesi zirconia-ceramica

 

Obiettivo:

Il chipping e/o la delaminazione rappresentano il tipico fallimento clinico delle protesi in zirconia ceramica (PFZ Porcelain Fused to Zirconia); le cause e le soluzioni non sono state ancora completamente chiarite. Il presente studio aveva lo scopo di valutare gli effetti del numero di cotture della ceramica sulla resistenza alla flessione dei campioni PFZ.

Metodo:

45 esemplari di zirconia sottoforma di barre sono stati tagliati, sinterizzati e suddivisi in 3 gruppi (n = 15 ogni gruppo testato).

Gruppo 1: la ceramica di rivestimento è stata stratificata in un’unica applicazione e “cotta” (sinterizzazione della ceramica sulla sottostruttura in zirconia).

Gruppo 2: Il rivestimento di ceramica è stato applicato in tre strati. Ogni singolo strato applicato è stato cotto individualmente.

Gruppo 3: Il rivestimento di ceramica è stato applicato in cinque strati. Ogni singolo strato applicato è stato cotto individualmente.

Ogni spessore dello strato è stato controllato mediante l’uso di stampi calibrati. Lo spessore totale della ceramica di rivestimento per tutti i campioni era di 1,2 mm e lo spessore totale del provino, inclusa la zirconia, era pari a 2,0 mm. È stata eseguita la prova di flessione su tre punti. Il carico di rottura è stato registrato in Newton e il valore in MPa è stato calcolato tenendo conto che il campione era costituito da due strati di materiali diversi, ognuno con il dato spessore noto. I dati sono stati analizzati statisticamente.

Risultati:

I campioni ottenuti con il singolo ciclo di cottura della ceramica hanno ottenuto una valore della resistenza alla flessione (54,61 ± 8,98 MPa) inferiore rispetto agli esemplari stratificati con 3 o 5 cicli di cottura. Gli ultimi due risultati hanno ottenuto valori molto simili (77.63 ± 13.17 MPa e 73.62 ± 12.38 MPa rispettivamente) e la differenza tra gli ultimi due gruppi non era statisticamente significativa.

[NDT: i valori di “p” riportati nel testo originale indicano il livello di significatività del test, la probabilità che tali dati non siano dovuti al semplice caso. Il valore di p<0,001 del primo gruppo di campioni indica che la differenza rispetto agli altri due campioni è “molto significativa”, cioè non dovuta al caso, bensì alla diversità dei campioni. La frase che riporta la non statistica significatività degli ultimi due gruppi indica che statisticamente non è detto che la differenza dei valori medi sia dovuta alle differenze dei campioni, ma è probabile che sia dovuta al caso]

Significato:

I campioni di zirconia rivestiti e cotti con 3-5 strati di ceramica presentano una maggiore resistenza alla flessione rispetto alla zirconia rivestita con una singola applicazione. Quindi il protocollo che prevede l’applicazione di 3 strati di ceramica è consigliato per aumentare la resistenza alla flessione. Se, inoltre, per ottenere un migliore risultato estetico, o per correggere eventuali errori di forma o colore, si richiedono 5 applicazioni e cotture della ceramica, questo non diminuisce la resistenza alla flessione.

Ing. Federico Zaramella

(Chiunque avesse trovato delle imprecisioni nella traduzione è cortesemente pregato di avvisarmi e segnalarmelo, provvederò quanto prima a correggere l’articolo.)

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